Taormina, wonderful town

Goethe la definì un “piccolo lembo di paradiso sulla terra”. Nella sua storia millenaria Taormina ha visto un lunghissimo susseguirsi di dominazioni straniere, ognuna delle quali ha lasciato le proprie tracce, spesso visibili ancora oggi. Un’incredibile armoniosità tra bellezze naturali e testimonianze storiche, che nei secoli ha ispirato alcuni degli artisti, letterati, cineasti e attori più influenti, fino a renderla una delle destinazioni più affascinanti di tutta la Sicilia. In questa piccola guida cercheremo di elencarvi cosa vedere a Taormina, con qualche consiglio per rendere il vostro soggiorno indimenticabile.

Il teatro greco

Realizzato intorno al III secolo a.C., il teatro greco di Taormina rappresenta una delle più straordinarie testimonianze del periodo ellenico della Sicilia, sebbene si presenti totalmente romano nel suo aspetto odierno. Questo dovuto ad una ristrutturazione avvenuta intorno al II secolo d.C., sotto l’imperatore Augusto, che ne ha ampliato la struttura per una capienza di circa di 10,000 spettatori, rendendolo il secondo teatro greco più grande dell’isola, dopo quello di Siracusa. In epoca greca veniva presumibilmente utilizzato per la rappresentazione di tragedie, mentre con l’avvento dei romani venne, con tutta probabilità, adibito ad arena per combattimenti tra gladiatori.
Ai giorni nostri il teatro greco di Taormina ha una capienza di circa 4,500 spettatori e rappresenta una delle arene più suggestive di tutto il territorio italiano. La sua peculiare forma a ferro di cavallo sembra dare l’impressione di trovarsi sospesi tra cielo e mare,con l’imponenza dell’Etna e la Baia di Naxos a far da sfondo.
L’entrata per visitare il Teatro costa 8,00€, mentre il biglietto ridotto 4,00€. È altamente consigliata anche una visita all’Odeon, piccolo teatro destinato alle rappresentazioni musicali e letterarie, risalente al II secolo d.C.. Durante tutto l’arco dell’anno il teatro greco ospita manifestazioni artistiche come opera, balletto, musica classica e contemporanea, con le esibizioni di importantissimi artisti italiani e internazionali. Nel programma vengono proposte le più celebri Opere, come la Tosca di Puccini o l’Aida e la Traviata di Verdi. Tra gli artisti contemporanei che negli anni si sono esibiti in questo maestoso scenario spiccano nomi del calibro di Bob Dylan, Robert Plant, Jethro Tull, Deep Purple, BB King, Patti Smith, Ben Harper, Francesco De Gregori e Zucchero.  Agli amanti dell’opera lirica consigliamo una visita all’Italian Opera Taormina, al Teatro San Giorgio, dove voci liriche del panorama italiano e internazionale presentano le più famose arie e duetti del repertorio lirico di autori come Mozart, Verdi, Puccini, Donizetti, Rossini.  A partire dal 1955 il Teatro greco è stato cornice di due dei piú antichi festival cinematografici del nostro Paese, ovvero il Taormina Film Fest e il David di Donatello, quest’ultimo fino al 1980. Fino ad oggi star del calibro di Elizabeth Taylor, Marlene Dietrich, Sophia Loren, Audrey Hepburn, Cary Grant, Marlon Brando e Robert De Niro hanno calcato le passerelle taorminesi in occasione di queste kermesse. Specialmente durante il periodo della “Dolce vita”, a cavallo tra gli anni 50 e 60, Taormina è stata meta prediletta da artisti internazionali, in particolare nei periodi estivi. In locali storici come La Giara Night Club o il Mocambo Bar non era raro incontravedere personaggi come Anita Ekberg, Truman Capote o Greta Garbo sorseggiare un espresso, piuttosto che un cocktail.

Villa Comunale e Isola Bella

L’armoniosità tra le sue ricchezze naturali e architettoniche per anni l’hanno resa un punto di incontro per artisti di fama internazionale alla ricerca di nuove ispirazioni. Tra questi troviamo figure del calibro di Goethe, Nietzsche, Oscar Wilde ed Hemingway. Oltre al già gitato Teatro Greco, i due siti che riassumono al meglio questa perfetta unione tra natura e mano dell’uomo sono probabilmente la Villa Comunale e l’Isola Bella. La Villa Comunale apparteneva originariamente alla residenza di Lady Florence Trevelyan, nobildonna inglese cugina della regina Vittoria, trasferitasi a Taormina nel 1884. Realizzato seguendo lo stile dei giardini inglesi, ancora oggi presenta un miscuglio di stile romanico, gotico e rococò con piante esotiche come araucaria, calliandra e bauhinia a far da cornice ad alcune strutture peculiari come le “victorian follies”. Il luogo ideale per una passeggiata in una cornice da sogno a contatto con la natura e forme architettoniche uniche, approfittando anche dell’ingresso gratuito. Anche la rinomata Isola Bella fu acquistata nel 1890 da Lady Florence Trevelyan che vi costruì una pittoresta casetta, impiantandovi anche diverse specie di piante esotiche. Con la bassa marea diventa di fatto una piccola penisola, grazie ad una striscia di spiaggia che la collega alla costa. Perfetto punto di partenza per praticare lo snorkeling, è altamente consigliabile dirigervisi al mattino presto o in bassa stagione.

La Taormina medievale

La sua storia medievale ricca di eventi, che ha visto avvicendarsi varie dominazioni straniere, ha lasciato un impressionante numero di testimonianze sparse per tutta Taormina. I due principali ingressi alla città, Porta Messina e Porta Catania, facevano parte di un sistema di fortificazioni che comprendeva anche la Torre dell’Orologio in piazza IX aprile, risalente al XII secolo d.C. e ricostruita nel 1679, dopo essere stata rasa al suolo dalle truppe francesi di Luigi XIV. Piazza IX aprile viene considerata come il salotto elegante di Taormina, una lussureggiante terrazza con caratteristici bar e artisti di strada, dalla quale è impossibile non rimanere stupefatti dalla vista che comprende la baia di Naxos e l’Etna. Per rendere ancora piú completo il vostro itinerario medievale è indispensabile una visita al Palazzo della Badia Vecchia, così come al Palazzo dei Duchi di Santo Stefano e, ultimo ma certamente non meno importante, il Palazzo Corvaja con le sue interessanti mostre periodiche di arte visiva, cinematografia e società.

 

Catania, loving town

Dal Dante Rooms potete raggiungere facilmente i principali luoghi di interesse  storico culturali di Catania quali il Monastero dei Benedettini (200 m), la chiesa di San Nicolò l’Arena, in piazza Dante (100 m), la Villa Cerami, la chiesa di San Francesco che custodisce le spoglie di Eleonora d’Angiò, la chiesa di San Benedetto,  la Chiesa di San Domenico e la chiesa di San Giuliano, in via Crociferi (400 m) la chiesa della Badia di Sant’Agata, la Chiesa di San Placido, il Monastero della Santissima Trinità, il Palazzo Bruca, il Palazzo Fassari Pace, il Palazzo Valle sede della Fondazione Puglisi-Cosentino, il Palazzo Reburdone in via Vittorio Emanuele II, (450 m), Piazza Duomo e la Cattedrale di Sant’Agata (800 m),  la Porta Uzeda in via beato Giuseppe Dusmet (900) la Porta Ferdinandea, detta oggi Porta Garibaldi, costruita nel 1768 e sita in piazza Palestro (1,2 km),  la chiesa di Sant’Agata la Vetere, in via Santa Maddalena (400 m), il Palazzo del Toscano, in piazza Stesicoro (700 m).

Viaggio in Centro Storico

Il viaggio alla scoperta del centro storico di Catania inizia da Piazza del Duomo che si trova lì dove anticamente sorgeva la Platea Magna. È questo il centro, sia reale che simbolico, della città di Catania, oggi isola pedonale dove confluiscono le principali vie della città, via Etnea, Via Garibaldi, Via Vittorio Emanuele e via Crociferi. Via Etnea fu realizzata agli inizi del XVIII secolo, va da Porta Uzeda fin in Piazza Duomo e via Crociferi, conosciuta anticamente con il nome di via Sacra prende il nome dai padri crociferi della Chiesa di San Camillo. E’ una delle vie più belle d’Italia. Il tracciato di questa via è antichissimo e risale all’epoca dei romani, è chiusa al traffico e mantiene intatto il suo splendore. Al centro di piazza Duomo si erge l’imponente fontana dell’Elefante. Questa fontana oltre ad essere una delle più originali di tutta l’isola siciliana, è avvolta dal mistero e della leggenda. Sono diversi gli elementi simbolici che si armonizzano in questo monumento e fanno esplicito riferimento alla storia e all’anima della città di Catania, alla sua forza con l’elefante, simbolo di energia e di longevità, ai suoi fiumi sotterranei, con le diverse scritte, ai diversi avvenimenti storici.

In Piazza Duomo troviamo anche la Cattedrale, dedicata a Sant’Agata, costruita nel 1094 per volere del Re normanno Ruggero. La cattedrale fu costruita lì dove precedentemente sorgevano le terme romane Achilliane. La facciata è opera dell’architetto Giambattista Vaccarini ed è articolata in colonne sovrapposte. All’interno sono diverse le opere di straordinaria bellezza e fascino nate dalla mano di scultori, pittori e architetti di grande fama: la Cappella di Sant’Agata, la Porta del Sacello, il Monumento sepolcrale dei Vicerè e la Cappella del CrocefissoLa cupola della Cattedrale fu realizzata da Carmelo Battaglia Santangelo mentre il campanile da Carmelo Sciuto Patti. Sempre in piazza Duomo si trova anche il Municipio di Catania, meglio conosciuto come il Palazzo degli Elefanti. Fu costruito dopo il terremoto del 1693.

Oltrepassando Piazza Duomo e giungendo in Via Etnea si trova la Chiesa di Santa Maria dell’Elemosina che dopo il 1446 venne denominata Collegiata. Dopo il terremoto del 1693 venne ricostruita. Nel vedere questa chiesa si può ammirare il massimo esempio di tardo barocco catanese. Preceduto da una larga gradinata il portone centrale è incorniciato da colonne che rendono la Chiesa magnifica, lussuosa e signorile.

Proseguendo lungo via Etnea, si arriva a Piazza Stesicoro, un altro centro di storia e arte. Al centro di questa piazza sono visibili alcuni resti dell’anfiteatro romano riportati alla luce all’inizio del XX secolo. Oggi sono visibili una parte della sezione settentrionale, un corridoio interno che portava alla cavea e una parte dell’arena dove si esibivano i gladiatori. Grande parte di questa opera romane resta nascosta sotto moderne costruzioni. Questo anfiteatro, secondo le ricostruzioni degli archeologi, poteva ospitare circa 15.000 spettatori e fu costruita molto probabilmente nel II secolo d. C. con pietra lavica.

Sempre in Piazza Stesicoro, si trova la Chiesa di San Biagio del 1098. All’interno di questa chiesa si trovano diverse opere e due piccole cappelle una dedicata al Crocefisso e l’altra a Sant’Agata. Queste strade e questi posti sono significativi per l’intera città di Catania, molto devota alla sua santa, e nei giorni della sua festa, il 5 febbraio, una lunga processione li attraversa facendo rivivere gli ultimi giorni della martire.

Ad est dell’antico anfiteatro si trova il Grande Teatro, l’Odeon Romano. Purtroppo anche questo antico monumento, nel corso del tempo, è stato nascosto dalla costruzione di moderne abitazioni. All’interno dell’Odeon si trovavano 17 vani ricoperti a volta. L’uso che avessero i vani non è ancora chiaro. Il materiale utilizzato per la costruzione dell’Odeon è la pietra lavica.

Etna Volcano “U Mungibeddu”

Chiamato dai siciliano Mungibeddu o ‘a Muntagna, ad indicare il suo riconoscimento come La Montagna per eccellenza, l’Etna si trova a 30 km dalla città di Catania, nel versante orientale della Sicilia. A parte le Alpi è la vetta italiana più alta, nonostante le sue dimensioni varino costantemente nel tempo trattandosi di un vulcano. Allo stato attuale, la sua altezza è di 3340 m. s.l.m, con un diametro di 45 km. Il Monte Etna è il vulcano più attivo d’Europa. L’area urbanizzata (che consta di centri di piccole e medie dimensioni) raggiunge i 1.000 metri, mentre le aree coltivate e boschive arrivano fino a 1.500 metri (i terreni sono, infatti, resi fertili dai detriti vulcanici e quindi ideali per l’agricoltura).L’Etna presenta una grande varietà geologica e paesaggistica (densi boschi con specie endemiche, aree desertiche ricoperte da rocce vulcaniche che, durante l’inverno, si coprono di neve): ecco perché un’ampia parte del suo territorio è stata inclusa del Parco Naturale dell’Etna. Nel mese di giugno 2013 il Monte Etna è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco con queste motivazioni “I crateri, le ceneri, le colate di lava, le grotte di lava e la depressione della valle del Bove, fanno del monte Etna una destinazione privilegiata e un importante centro di ricerca internazionale con una lunga storia di influenza sulla vulcanologia, la geologia e altre discipline di scienza della terra” inoltre “la sua notorietà, la sua importanza scientifica, i suoi valori culturali e pedagogici sono di importanza mondiale“. Con il suo inserimento, la regione Sicilia vanta sei siti UNESCO tra i 48 totali presenti in Italia. Le eruzioni hanno cambiato notevolmente il paesaggio nel corso degli anni, minacciando le popolazioni che hanno abitato nella sua base. Ogni anno, tanti turisti e curiosi decidono di fare un’escursione sul Monte Etna e di visitare l’omonimo Parco Naturale. La bellezza del paesaggio lunare, la vista sul mare e le attività vulcaniche sono un’esperienza da non perdere quando si visita la Sicilia e la zona di Catania. I viaggiatori possono scegliere un’escursione di mezza giornata oppure una giornata intera, combinando l’esperienza unica di visitare il vulcano con la scoperta dell’enogastronomia locale.Un legame indissolubile quello tra Catania e l’Etna: il vulcano domina la città dall’alto e ridisegna il panorama e il paesaggio. Un paesaggio vasto e vario che va dalla fascia costiera affacciata sulle acque dello Ionio, alle vaste campagne interrotte da agrumeti e vigneti, dai fitti boschi di castagni e querce alla natura più brulla e quasi lunare pian piano che ci avvicina alla vetta dell’Etna, da cui  si gode di uno spettacolare panorama sulla Sicilia, fino all’isola di Malta.
Di notte poi, quando il vulcano è in eruzione, la vista sull’Etna è particolarmente suggestiva: l’impressionante fiume di lava che scorre lentamente lungo le pareti del monte e gli zampilli che ne fuoriescono a illuminare il cielo sono uno spettacolo unico e imperdibile. Simbolo della Sicilia, l’Etna è una tappa fondamentale per chi visita questa magnifica terra, e d’inverno, quando la neve ricopre l’intero paesaggio, diventa anche un’attrezzatissima meta sciistica. All’interno dell’area protetta del Parco dell’Etna, da non perdere la Valle del Bove (depressione vulcanica), un’enorme conca sul versante orientale del vulcano, le cui pareti, alte fino a 1000 metri, sono incise da profondi canyon e la Grotta del Gelo, una imponente cavità vulcanica in cui si è formato un ghiacciaio perenne.Interessanti anche le Grotte dell’Alcantara, formatesi nel corso dei secoli grazie all’azione erosiva delle fredde acque dell’omonimo fiume, che si può ripercorrere legati con delle funi gli uni agli altri.